Corruzione alla Camera di Commercio di Latina: il processo al via il 28 maggio

LATINA – La Procura di Latina ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato per Andrea Di Stefano e Giuseppe Luciano, i due dipendenti della Camera di Commercio accusati di corruzione continuata e, per Luciano, anche di truffa aggravata per false attestazioni di presenza in servizio. Il processo inizierà il prossimo 28 maggio davanti al Primo Collegio Penale del Tribunale di Latina.

I due funzionari, agli arresti domiciliari dallo scorso novembre, sono stati coinvolti in un’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Latina, coordinata dal sostituto procuratore Valentina Giammaria. Secondo gli inquirenti, tra il 2021 e il 2023 avrebbero agevolato pratiche amministrative in cambio di somme di denaro o ricariche su carte PostePay. Di Stefano si occupava di individuare imprenditori interessati a una gestione accelerata delle pratiche, mentre Luciano curava le procedure dietro compenso illecito. Tra le operazioni contestate figurano cessioni di quote societarie, variazioni di sedi legali, depositi di bilanci e cancellazioni dal registro delle imprese.

L’indagine ha rivelato anche episodi concreti di corruzione, tra cui il caso di un indagato che avrebbe lasciato del denaro sotto la tastiera del computer di uno degli arrestati. Le prove a carico dei due imputati si basano su intercettazioni telefoniche e ambientali.

Nonostante la richiesta di scarcerazione presentata dai legali Lucio Teson e Claudio Cardarello, il giudice per le indagini preliminari ha confermato la misura cautelare. Il 30 marzo è attesa la pronuncia della Corte di Cassazione sul ricorso presentato dalle difese. Nel frattempo, l’inchiesta ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di altre sette persone, tra cui professionisti e liquidatori, accusati di aver beneficiato del sistema illecito orchestrato dai due funzionari.