CATANZARO – La Suprema Corte ha annullato la condanna all’ergastolo di Agostino Marrazzo, capo della cosca mafiosa attiva in sei comuni della Presila crotonese. L’inchiesta, avviata nel 2016 con l’operazione Six Towns, aveva portato a 36 arresti, colpendo il clan per reati che vanno dall’associazione mafiosa al traffico di droga, fino agli omicidi di Franco Iona e Antonio Silletta.
L’accusa per l’omicidio Iona, che nel 2018 aveva portato alla condanna all’ergastolo, era già stata annullata in appello nel 2020, con una riduzione della pena a 10 anni per associazione mafiosa. Tuttavia, una nuova sezione della Corte d’Appello nel 2024 aveva ripristinato l’ergastolo, ora definitivamente annullato dalla Cassazione.
Determinanti nel processo le dichiarazioni del pentito Francesco Oliverio, che indicò Marrazzo come mandante dell’omicidio Iona. Oliverio descrisse il movente come un atto di vendetta, legato a un incendio attribuito alla vittima. La Cassazione ha invece accolto la difesa dell’avvocato Pitari, decretando la scarcerazione del boss.
L’inchiesta ha confermato l’esistenza della cosca, le sue ramificazioni economiche e i rapporti con la massoneria, con incontri tra boss e imprenditori. Restano in piedi numerose condanne, mentre le confische di alcuni beni sono state annullate e i beni restituiti ai legittimi proprietari.
Redazione Ius et Polis