Con il suo ultimo discorso a Monaco, JD Vance ha chiarito di non essere un Vicepresidente di facciata, ma di avere un ruolo di primo piano in politica estera, concessogli dal Presidente. Gli è stata offerta una platea importante per ribadire la linea dell’amministrazione Trump.
Nel suo intervento, Vance ha ribaltato la narrazione dominante, sostenendo che il vero pericolo per l’Europa non sia la guerra in Ucraina, ma minacce interne come la crisi migratoria, la censura di idee e di partiti politici da parte delle autorità, nonché il terrorismo. Inoltre, ha sottolineato come questi problemi siano ben comprensibili anche al popolo americano, che si trova ad affrontare una crisi migratoria analoga, alla quale il governo degli Stati Uniti sta rispondendo con espulsioni di massa.
JD Vance ha poi ribadito che l’impegno degli Stati europei per la difesa del continente deve aumentare e che la quota del PIL destinata alla difesa dovrebbe raggiungere il 5%.
Il momento culminante del suo discorso è stato la critica al recente annullamento delle elezioni da parte della Corte Suprema rumena. In un ulteriore affondo, Vance ha dichiarato che la democrazia rumena è fragile se può essere influenzata da centinaia di migliaia di euro spesi in disinformazione dalla Russia.
In quel freddo pomeriggio bavarese, ciò che ha sorpreso la platea di rappresentanti europei è stato il ritrovare le stesse idee di Trump, ma espresse con una dialettica coerente e sobria, che ha colpito nel segno.
FFT