Minacciava l’ex con i figli: tre anni per stalking, cadono i maltrattamenti

LATINA – È arrivata la sentenza del Tribunale di Latina per il 47enne S.Q., imputato per presunti maltrattamenti contro l’ex compagna. Il Collegio Penale, presieduto dal giudice Gian Luca Soana, ha riqualificato il reato in atti persecutori, condannando l’uomo a tre anni di reclusione. La pubblica accusa aveva chiesto una pena di quattro anni e sei mesi.

Secondo l’accusa, l’imputato avrebbe esercitato pressioni e minacce nei confronti della donna, arrivando a dire di voler togliersi la vita portando con sé anche i figli piccoli. L’episodio aveva innescato l’intervento della Squadra Volante e della Squadra Mobile, dopo una richiesta d’aiuto al 112. In aula, l’imputato aveva spiegato quei gesti come frutto di un momento di forte disagio, negando ogni volontà persecutoria.

I difensori, avvocati Oliviero Sezzi e Daniele La Salvia, hanno contestato duramente l’impianto accusatorio, chiedendo l’assoluzione e sostenendo che le frasi attribuite all’imputato fossero decontestualizzate o travisate. Il Collegio, tuttavia, ha ritenuto credibili le dichiarazioni della donna, supportate da testimonianze e atti investigativi.

La parte civile, rappresentata dall’avvocata Francesca Pepe, ha accolto la decisione con soddisfazione. Il Tribunale ha anche disposto il risarcimento in separata sede.

Le motivazioni della sentenza saranno depositate nei prossimi giorni. La difesa ha annunciato l’intenzione di ricorrere in Appello, convinta che sussistano elementi per un possibile ribaltamento del verdetto.