MILANO – Dopo quasi quattro anni di processo, si è conclusa con un’assoluzione piena la vicenda giudiziaria che vedeva coinvolto un ricercatore universitario originario di Montemarano (AV), classe 1988, accusato insieme ad altri due imputati di una presunta truffa aggravata ai danni della compagnia AXA Assicurazioni S.p.A. I fatti contestati risalivano al 2018, in relazione a un sinistro stradale avvenuto nei pressi dell’hotel “I Gigli” a Nola, ritenuto dalla Procura un incidente simulato.
Il procedimento si è svolto dinanzi alla Terza Sezione Penale del Tribunale di Milano, presieduta dal giudice dott. Buzzanca. Alla fine di un’articolata istruttoria, durata 3 anni e articolata in 8 udienze, il collegio ha accolto le tesi difensive e pronunciato sentenza di assoluzione con la formula “per non aver commesso il fatto”.
Il ricercatore, attualmente residente a Washington per motivi accademici, era difeso dall’avvocato Rolando Iorio del foro di Avellino, che ha assistito anche un altro coimputato, classe 1976, anch’egli avellinese. Il terzo imputato, classe 1988 e originario di Napoli, era rappresentato dall’avvocato Marco Sepe del foro partenopeo.
La Procura di Milano, nella persona del pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 8 mesi di reclusione per ciascuno degli imputati, sostenendo la falsità dell’incidente e l’uso di certificati medici ritenuti non veritieri per ottenere un risarcimento assicurativo.
Determinante, ai fini della decisione, è stata la documentazione medico-legale prodotta dalle difese e l’escussione dei testimoni, che ha evidenziato l’inconsistenza delle accuse. Il Tribunale ha ritenuto che non vi fossero elementi per affermare la responsabilità penale degli imputati, restituendo loro piena dignità dopo anni di sospetti.