VICENZA – Dopo otto lunghi anni di accuse, udienze, angosce e attese, si chiude con un’assoluzione piena il processo a carico di un 58enne vicentino, finito sotto accusa per stalking, minacce e violenza sessuale. A denunciarlo era stata la sua ex compagna, una 56enne residente a Montecchio Maggiore, già nota alle cronache giudiziarie per episodi simili.
La vicenda, secondo quanto ricostruito in aula, rientra in un preoccupante schema comportamentale già osservato e documentato: la donna, dopo brevi relazioni sentimentali, avrebbe reiteratamente sporto denuncia contro gli ex partner, accusandoli di gravi reati che, all’esito dei processi, si sono rivelati infondati. In un procedimento precedente, conclusosi a gennaio, era stata infatti condannata per atti persecutori ai danni di un assistente capo della polizia, poi deceduto per cause naturali nel 2020.
Anche nel caso del 58enne vicentino, il Tribunale di Vicenza ha ritenuto le accuse totalmente prive di fondamento, accogliendo in toto la ricostruzione della difesa. La sentenza di assoluzione è stata emessa nei giorni scorsi dal giudice che ha sposato le conclusioni della difesa rappresentata dall’avvocata Sonia Negro.
“È la seconda volta che assisto un uomo coinvolto in vicende simili con questa persona – ha dichiarato l’avvocata Negro – il mio cliente ha vissuto un vero e proprio incubo per otto anni, ma ha sempre mantenuto un comportamento lucido e rispettoso della legge, nella consapevolezza della propria innocenza”.
Già nel 2018 l’uomo aveva segnalato i comportamenti ossessivi dell’ex compagna alle autorità, ottenendo un ammonimento dal questore di Vicenza. Poco dopo, erano iniziate le denunce a suo carico, fino all’odierno epilogo.
Nel frattempo, proseguono le azioni legali relative alla vicenda del poliziotto, con l’avvocato Negro che sta seguendo anche le pratiche per l’indennizzo alla madre dell’uomo deceduto. L’ex compagna ha fatto ricorso e si è opposta al risarcimento, vendendo persino la casa per evitare il pignoramento.
“Ma stiamo già agendo per ottenere la revoca della vendita – ha aggiunto Negro – perché giustizia venga fatta fino in fondo”.