UDINE – La Procura di Udine ha chiesto la condanna all’ergastolo per Anderson Dipre Vasquez, cittadino dominicano di 35 anni, imputato per l’omicidio volontario aggravato di un connazionale, avente regolare cittadinanza italiana, Ezechiele Mendoza Gutierrez, avvenuto nella notte di Capodanno del 2024 all’esterno di un locale pubblico in cui si celebrava il veglione.
Secondo quanto ricostruito dagli organi inquirenti, Dipre Vasquez – che, all’epoca dei fatti, si trovava già sottoposto alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari, quindi, in nessun caso avrebbe potuto lasciare la sua abitazione e trovarsi all’interno del locale – usò i resti di un calice di vetro, appena rotto, per colpire la vittima alla gola così da causarne la morte in pochi minuti per via del dissanguamento.
Durante lo svolgimento del procedimento di primo grado innanzi alla Corte d’Assise del Tribunale penale di Udine l’imputato, difeso dagli Avv.ti Emanuele Sergo e Oreste Dominioni, ha sempre sostenuto di non voler uccidere Gutierrez e di esser fuggito alla vista del sangue, totalmente inconsapevole delle conseguenze mortali derivanti dalla sua azione.
Il Sostituto Procuratore della Repubblica, la Dott.ssa Elisa Calligaris, ha effettuato una requisitoria di quasi due ore nel corso della quale ha illustrato quali sono state le evidenze investigative che hanno portato all’imputazione per i delitti di omicidio volontario e di evasione.
Sarebbero stati determinanti, per la ricostruzione della dinamica dell’omicidio, i filmati delle telecamere di videosorveglianza interne al locale e le testimonianze dei presenti all’esterno.
La Pubblica Accusa si è soffermata sugli esiti dell’autopsia sul corpo della vittima: tanto la lunghezza e la profondità della ferita sul collo quanto la modalità di impugnazione dei resti del bicchiere, che sarebbe stato utilizzato come arma bianca impropria, farebbero desumere la sussistenza del dolo in capo all’imputato, intesa come piena coscienza e volontà di uccidere Gutierrez.
La presenza di lesioni sulle mani di Dipre Vasquez, compatibili con quelle derivanti da un’aggressione, ha smentito quanto da lui dichiarato nel corso degli interrogatori, cioè il fatto che il colpo sarebbe stato inferto in maniera del tutto accidentale e allo scopo di allontanare la vittima.
Ha poi accennato al fatto che i due si conoscessero, in quanto in passato avevano avuto dei litigi legati agli atteggiamenti tenuti con una donna.
In conclusione, essendosi trattato di “un atto gratuito, brutale e immotivato”, la Dott.ssa Calligaris ha chiesto alla Corte d’Assise l’applicazione della pena dell’ergastolo con il riconoscimento delle aggravanti dei futili motivi e della minorata difesa nonché l’esclusione delle attenuanti generiche, stante l’assenza di pentimento in capo all’imputato e soprattutto, di confessione.
G.C.