ANCONA – Aveva esposto nel suo minimarket prodotti cosmetici contenenti una sostanza vietata in Italia da oltre vent’anni. Per questo un 46enne di origini bengalesi è ora sotto processo con l’accusa di esercizio abusivo della professione. I fatti risalgono al dicembre del 2022, quando la Guardia di Finanza effettuò un controllo in un negozio situato lungo corso Carlo Alberto. Durante la perquisizione, i militari hanno individuato diverse confezioni di creme e gel per la pelle tra la merce in vendita, apparentemente normali, ma con un ingrediente sospetto: l’idrochinone.
L’idrochinone è un agente chimico vietato dal 2000 nei cosmetici per uso cutaneo e dal 2005 anche nei prodotti per capelli, poiché ritenuto cancerogeno e responsabile di patologie dermatologiche gravi. Leggendo l’etichetta sul retro delle confezioni, i finanzieri hanno riscontrato la presenza di questa sostanza e hanno proceduto immediatamente al sequestro dei prodotti, informando poi la Procura.
Nel corso dell’udienza tenutasi ieri, ha testimoniato uno dei militari coinvolti nel sequestro, riferendo alla giudice Tiziana Fancello le modalità del controllo e confermando che l’intervento è scattato dopo la lettura degli ingredienti.
La difesa dell’imputato, affidata all’avvocato Pietro Sgarbi, ha sostenuto che si trattava di semplici creme sbiancanti e ha sollevato dubbi sulla classificazione dei prodotti come medicinali.
L’avvocato ha inoltre chiesto al teste se fossero state svolte analisi chimiche sui prodotti sequestrati, ottenendo risposta negativa. È stata presentata in aula una fotografia che mostra lo stesso tipo di creme disponibili online su siti italiani di cosmetici, dove la vendita continua indisturbata.
Il processo riprenderà il 18 settembre, data in cui potrebbero emergere nuovi elementi decisivi per la sorte giudiziaria del commerciante.
