Truffa ai danni dello Stato prosciolto 45enne di Cariati: “Non luogo a procedere”

Closeup on pile of euro banknotes. Free public domain CC0 image.

Castrovillari – Era accusato di aver percepito in modo fraudolento circa 30mila euro di reddito di cittadinanza. Ora, dopo l’udienza preliminare, il 45enne di Cariati è stato prosciolto dal GIP del Tribunale di Castrovillari con sentenza di non luogo a procedere. Una decisione che chiude, almeno per lui, una vicenda giudiziaria delicata che rischiava di portare a una condanna fino a sette anni di reclusione.

L’uomo, assistito dall’avvocato Raffaele Meles del Foro di Castrovillari, era finito sotto inchiesta con l’accusa di truffa aggravata per il conseguimento indebito di erogazioni pubbliche. Secondo la Procura, avrebbe falsamente dichiarato nella domanda al Patronato di rientrare tra le categorie beneficiarie del reddito di cittadinanza, introdotto dal Governo Conte come misura di contrasto alla povertà.

Il Pubblico Ministero, ritenendo fondata l’ipotesi accusatoria, aveva chiesto il rinvio a giudizio. Ma la difesa ha smontato la ricostruzione punto per punto, sostenendo l’assenza di dolo e la mancanza di elementi concreti per sostenere l’accusa in sede dibattimentale.

Il giudice per le indagini preliminari ha accolto integralmente le tesi dell’avvocato Meles, escludendo la sussistenza dei presupposti per un processo. La sentenza ha stabilito il non luogo a procedere, chiudendo il procedimento a carico dell’uomo.

Un caso emblematico in un periodo in cui i controlli sulla gestione del reddito di cittadinanza sono stati intensificati e le pene inasprite. Ma non tutti i casi finiscono in condanna: come in questo, dove la giustizia ha riconosciuto che l’accusa non poteva reggere in aula.

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