ROMA – Nuovi guai giudiziari per il trapper romano Elia Di Genova, noto come Elia 17 Baby. Il 29enne è accusato di lesioni aggravate per un episodio avvenuto nella notte tra il 22 e il 23 maggio del 2020, a Ponte Milvio, zona frequentata della movida romana.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Di Genova avrebbe accoltellato all’avambraccio destro il titolare del locale “Jarro”, intervenuto per sedare una rissa. Le indagini si sono ufficialmente chiuse: la Procura si appresta a chiedere il rinvio a giudizio. A difendere l’artista è l’avvocato Gian Maria Nicotera, che si prepara a contestare l’impianto accusatorio nelle fasi successive.
L’episodio di Ponte Milvio si inserisce in un quadro giudiziario già compromesso per il giovane cantante, che nel 2023 ha ricevuto una condanna definitiva a dieci anni di reclusione per il tentato omicidio della guardia giurata Fabio Piu, 36 anni, aggredita e accoltellata alla schiena in Sardegna durante un’altra rissa, avvenuta nel 2021. La vittima, ex pugile, rimase paraplegica a seguito delle lesioni subite.
Nel caso di Roma, l’aggressione risalirebbe a un episodio notturno fuori controllo, dove Elia Di Genova avrebbe agito insieme ad altri soggetti non ancora identificati. La vittima, secondo i verbali, sarebbe intervenuta per dividere alcuni clienti coinvolti in una lite, ma sarebbe stata ferita con una lama in circostanze ancora da chiarire del tutto.
Per ora, il 29enne è sotto accusa per un nuovo capo d’imputazione. Il fascicolo è nelle mani della Procura di Roma, che nei prossimi giorni formalizzerà la richiesta di rinvio a giudizio. La difesa, dal canto suo, si dice pronta a fornire una versione alternativa dei fatti.