ASCOLI PICENO – È stato condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione per concussione Francesco De Palo, ex comandante della Stazione dei carabinieri di Monsampolo del Tronto. Lo ha deciso il collegio del Tribunale di Ascoli Piceno, presieduto dalla giudice Alessandra Panichi, con a latere i giudici Angela Miccoli e Domizia Proietti.
De Palo è stato ritenuto responsabile di aver chiesto denaro e beni materiali a commercianti del territorio, in cambio di un atteggiamento compiacente nei controlli amministrativi. Secondo la ricostruzione della Procura, si sarebbe trattato di un sistema reiterato di pressioni indebite mascherate da “favori” o “aggiustamenti”, messi in atto tra il 2014 e il 2015.
Tre i casi specifici di concussione per cui è arrivata la condanna. Il primo risale al luglio 2014, quando De Palo, in occasione di un controllo dell’Asur presso una ditta gestita da cittadini cinesi, avrebbe richiesto 500 euro al titolare per evitare il sequestro dell’attività. Tre mesi più tardi, di fronte a nuove irregolarità riscontrate, avrebbe chiesto ulteriori 200 euro per evitare provvedimenti sanzionatori. Un terzo episodio riguarda la richiesta forzata di generi alimentari a un altro commerciante locale.
Il tribunale ha invece dichiarato prescritti i reati di falso ideologico in atto pubblico, rivelazione di segreto d’ufficio e omissione d’atti d’ufficio. Prescrizione anche per due coimputati cinesi, Naiqi Dong e Guohua Hu, entrambi difesi dall’avvocato Alessandro Angelozzi, accusati rispettivamente di tentato favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e favoreggiamento.
L’inchiesta coinvolse anche l’ex vicecomandante della stessa stazione, Antonio Cianfrone, successivamente ucciso il 3 giugno 2020 da Giuseppe Spagnulo e Francesca Angiulli mentre faceva jogging. Per questo, nei suoi confronti era già stata emessa una sentenza di non doversi procedere.
La sentenza chiude un procedimento giudiziario che ha scosso profondamente l’immagine dell’Arma nel territorio piceno.