TORINO – Si è chiuso con una doppia condanna il processo per l’episodio di violenza avvenuto il 13 febbraio 2021 in piazza Foroni, nel cuore di Torino, durante un banchetto organizzato da Fratelli d’Italia. Due giovani appartenenti all’area anarchica, Marco Pisano e Giuseppe Cannizzo, sono stati riconosciuti colpevoli di tentata rapina e lesioni personali nei confronti di alcuni militanti del partito. La sentenza è stata emessa dal collegio presieduto dalla giudice Federica Bompieri, al termine di un procedimento celebrato con rito abbreviato.
Pisano, considerato il principale autore dell’assalto, è stato condannato a un anno di reclusione con sospensione subordinata allo svolgimento di attività socialmente utili. Otto mesi, con pena sospesa, per Cannizzo. I giudici hanno derubricato l’accusa iniziale di rapina in tentata rapina, concedendo l’attenuante del danno patrimoniale di lieve entità, in riferimento al furto di due bandiere – una tricolore e una con il simbolo di Fratelli d’Italia – strappate durante l’aggressione.
Secondo la ricostruzione offerta in aula dalla procura, rappresentata dalla pm Eleonora Sciorella, l’azione fu condotta con finalità ideologiche: i due imputati, accompagnati da altri soggetti rimasti non identificati, si sarebbero avvicinati al gazebo allestito dal partito con l’intento di interrompere la raccolta firme contro il centro sociale Gabrio. Oltre a rovesciare il tavolo informativo, gli imputati avrebbero aggredito fisicamente almeno un giovane attivista, colpendolo con calci, pugni e un lucchetto da bicicletta.
Durante il dibattimento, la difesa – affidata all’avvocato Claudio Novaro – ha chiesto il rito abbreviato condizionato all’audizione di una terza persona mai identificata. La richiesta è stata accolta, pur essendo il processo in una fase avanzata.
Il dispositivo della sentenza, letto questa mattina in un’aula semi vuota del Tribunale di Torino, chiude il primo capitolo giudiziario di una vicenda che aveva destato clamore per la sua violenza simbolica e fisica. I giudici hanno riconosciuto la responsabilità dei due imputati, ma hanno al tempo stesso ridimensionato la portata dell’aggressione sul piano patrimoniale, inquadrandola come un episodio circoscritto e privo di particolare gravità materiale.