VAL RENDENA – Dopo mesi di indagini e un processo rapido, il diciottenne a capo di una baby gang operante in Val Rendena è stato condannato a 1 anno e 2 mesi di reclusione per atti persecutori, rapina e lesioni personali aggravate. Il Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale di Trento ha ritenuto provata la sua responsabilità, respingendo le argomentazioni difensive.
L’indagine, condotta dai Carabinieri della Stazione di Spiazzo, ha ricostruito un quadro di minacce e violenze sistematiche. Il giovane, non rassegnandosi alla fine della sua relazione, aveva iniziato a perseguitare il nuovo fidanzato della sua ex, arrivando ad aggredirlo fisicamente con l’aiuto di alcuni amici. Nell’episodio più grave, il minorenne è stato bloccato per strada, colpito con schiaffi e pugni e derubato del cellulare.
Il pubblico ministero Luca Parodi ha presentato prove schiaccianti, tra cui testimonianze e immagini di videosorveglianza che incastravano l’imputato. Gli avvocati della difesa, Andrea Cattaneo e Michele Ferrari, hanno cercato di ottenere una pena alternativa, ma il giudice ha optato per il carcere, ritenendo la condotta del giovane particolarmente grave.
Dopo la sentenza, il condannato è stato trasferito al carcere di Spini di Gardolo, dove sconterà la pena. La Procura ha dichiarato che continuerà a monitorare la situazione delle baby gang nella zona, per prevenire ulteriori episodi di violenza tra minori.