“Guru delle diete” condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione per esercizio abusivo della professione medica 

ROMA – L’imprenditore e giornalista pubblicista Adriano Panzironi, noto come il “guru delle diete”, è stato condannato dal Tribunale monocratico di Roma alla pena di 2 anni e 8 mesi di reclusione per aver esercitato abusivamente la professione medica. 

Il fratello Roberto Panzironi, anche lui imputato per lo stesso reato, è stato condannato alla pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione a titolo di concorso. 

Oltre alla pena detentiva, entrambi sono stati condannati al risarcimento del danno in favore delle parti civili costituite; tra di esse l’Ordine dei Giornalisti del Lazio e l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano, Napoli, Venezia e quello di Roma, difeso dall’Avv. Valeria Raimondo, al quale è stata riconosciuta una provvisionale immediatamente esecutiva pari a 20.000 euro. 

Il procedimento penale si era avviato nel 2020 in seguito ad una denuncia formalizzata dal Dott. Antonio Magi, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Roma, attraverso la quale l’autorità giudiziaria veniva resa edotta del fatto che l’imprenditore, insieme al fratello, aveva fondato una società ed un’emittente televisiva in cui, presentandosi come esperto di salute e di longevità, consigliava una dieta, chiamata “Life 120”, che prometteva di allungare la vita fino a 120 anni e la regressione, in alcuni casi addirittura la guarigione, da malattie come il diabete o il cancro. 

Il metodo si basava su una dieta iperproteica, che veniva somministrata anche in maniera personalizzata ai singoli utenti che provvedevano a contattare l’imprenditore tramite Facebook. 

Inoltre, Panzironi si occupava anche di prescrivere l’assunzione di integratori alimentari commercializzati online dalla sua stessa azienda, qualificati dalla Pubblica Accusa come potenzialmente pericolosi qualora assunti senza alcun controllo medico. 

Tutto ciò, senza possedere alcuna abilitazione medica o titoli riconosciuti nel campo della nutrizione o della medicina. 

L’attività dell’imprenditore, però, aveva già attirato l’attenzione delle autorità sanitarie e dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. 

Le prime avevano prontamente segnalato la pericolosità intrinseca delle pratiche da lui attuate, evidenziando la conseguenza derivante dalla promozione dei prodotti commercializzati, cioè l’induzione del consumatore a diffidare dalla medicina tradizionale. 

L’AGCOM, invece, aveva sanzionato la società Life 120 Italia S.r.l. per oltre 264.000 euro – sanzione poi confermata dal TAR Lazio, che aveva per di più ordinato la chiusura del relativo canale televisivo – in quanto avrebbe diffuso informazioni ingannevoli sulle caratteristiche degli integratori alimentari venduti e li avrebbe promossi tramite trasmissioni televisive all’interno delle quali le finalità commerciali veniva mascherate da contenuto informativo. 

Il Presidente dell’OMCEO, Dott. Antonio Magi, ha espresso soddisfazione per la sentenza di condanna e ha colto l’occasione per sottolineare l’importanza di tutelare la salute pubblica da pratiche non autorizzate e potenzialmente dannose con queste parole: “è necessario che chi propone diete, regimi alimentari, programmi e metodi di nutrizione abbia le necessarie competenze e quando questo non avviene spesso le conseguenze diventano notizie di cronaca. Come Ordine dei medici riteniamo che la magistratura abbia dato un segnale molto importante. Speriamo che questo sia di monito per tutti quanti: non seguite semplicemente chi promette di farvi vivere 120 anni, ma seguite i medici e i professionisti sanitari abilitati dal SSN alla cura della persona“.

Giorgia Cappella