Medico di guardia condannato a 10 anni e 4 mesi di reclusione per abusi su nove pazienti

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MILANO – Al termine del procedimento di primo grado, celebratosi con il rito abbreviato, il G.U.P. presso il Tribunale penale di Milano, Dott. Luigi Iannelli, ha condannato un medico di guardia di quarantadue anni, residente nella provincia di Varese, alla pena di 10 anni e 4 mesi di reclusione per i delitti di violenza sessuale aggravata e falso in atto pubblico, in accoglimento della richiesta di pena avanzata dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dott.ssa Alessia Menegazzo.

Dalle risultanze processuali è emerso che il professionista, il quale prestava il proprio servizio in diversi ambulatori collocati tra Milano, San Giuliano Milanese e San Donato, avrebbe abusato di nove pazienti tra i venti e quarant’anni con il pretesto di visitarle.

Il modus operandi utilizzato era sempre lo stesso: le donne si sarebbero presentate presso la Guardia Medica con diverse sintomatologie e il medico le avrebbe fatte spogliare e sdraiare sul lettino con la scusa di sottoporle a visita, per poi palpeggiarle ed abusare di loro.

Secondo quanto sostenuto dalla Pubblica Accusa, l’uomo – definito un “violentatore seriale privo di freni inibitori” e attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari– avrebbe utilizzato “metodi fraudolenti e repentini per superare la resistenza delle vittime, con abuso della professione medica”; il risvolto processuale consequenziale è stata la contestazione delle aggravanti dell’abuso di potere e violazione dei doveri afferenti ad un pubblico ufficiale e dell’abuso di condizioni di inferiorità psicofisica delle pazienti.

Il medico si è difeso affermando di aver attuato solo ed esclusivamente le manovre ritenute necessarie per diagnosticare le patologie segnalate dalle pazienti o ipotizzate da lui stesso, ma per tre dei nove casi denunciati è stata accertata la redazione di referti falsi per giustificare le modalità della visita e le manovre sessualmente invasive, di certo non giustificate dalla patologia in essere.

Si sono costituite parte civile nel procedimento penale le nove ragazze abusate, già ascoltate durante le indagini preliminari con la formula dell’incidente probatorio durante il quale avevano confermato e ricostruito le violenze dell’uomo, oltre all’ATS Milano (Agenzia di Tutela della Salute).

Il G.U.P. Dott. Iannelli ha condannato il medico al pagamento di provvisionali tra € 20.000 e € 30.000 in favore di ogni persona offesa dal reato e alle pene accessorie dell’interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente alla curatela, alla tutela e all’amministrazione di sostegno, all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e alla sospensione dalla professione per due anni.

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