Morte di Giovanni Sala, vigilantes di Sky Italia a processo per omicidio preterintenzionale. Il giudice accoglie la richiesta della Procura

© Blackcat

MILANO – Dovranno rispondere dell’accusa di omicidio preterintenzionale i due vigilantes che la notte tra il 19 e il 20 agosto 2023 hanno immobilizzato a terra Giovanni “Gianni” Sala davanti alla sede di Sky Italia a Rogoredo. Il giovane, 34 anni, originario di Germignaga, è morto per arresto cardiaco dopo essere stato bloccato con un ginocchio sulla schiena per oltre un minuto.

La gup del tribunale di Milano, Patrizia Nobile, ha accolto la richiesta formulata dal pubblico ministero Alessandro Gobbis e ha disposto il rinvio a giudizio dei due imputati, di 46 e 64 anni. Il processo si aprirà il prossimo 19 maggio davanti alla Corte d’Assise di Milano. A difendere le due guardie giurate sono gli avvocati Camilla Urso e Sandro Clementi. La società Italpol Vigilanza, datrice di lavoro degli imputati, è stata citata come responsabile civile.

La famiglia della vittima – i genitori, il fratello e gli zii – si è costituita parte civile, rappresentata dagli avvocati Andrea Orabona e Giulia Piva. La loro richiesta è chiara: verità e giustizia per Gianni, che quella notte appariva in evidente stato di alterazione, probabilmente a causa di alcol e sostanze, come confermato dagli accertamenti medici.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Sala si aggirava confusamente in via Russolo, urlando frasi sconnesse. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso il momento in cui viene atterrato due volte, e nella seconda occasione bloccato con violenza contro l’asfalto. L’autopsia ha attribuito la morte a un’ischemia miocardica, aggravata dall’intossicazione da cocaina e da una cardiopatia preesistente, ma anche allo “stress fisico e alla prolungata ipoventilazione” dovuti alle modalità del fermo.

Per il pm Gobbis, le due guardie “hanno dato sfogo a istinti violenti e inutilmente prevaricatori”, in assenza di una reale necessità di tutela. Una condotta sproporzionata, dunque, che secondo l’accusa ha contribuito in modo determinante alla morte di Sala. Resta ora da vedere se la Corte d’Assise condividerà la lettura della Procura o se emergeranno elementi a favore degli imputati.