Morte di Livio Babetto: a processo la 27enne accusata di omicidio stradale

foto di Albertolai

TREVISO – Si è aperto davanti al tribunale il processo a carico di E.R., 27enne residente a Badoere di Morgano, imputata per omicidio stradale in relazione alla tragica morte del camionista Livio Babetto, avvenuta il 17 dicembre 2022 lungo la Regionale 515 Noalese, nel territorio di Quinto di Treviso. Un incidente che ha lasciato sgomenta l’intera comunità locale.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, quella mattina Babetto, 44 anni, era appena ripartito dopo aver effettuato una sosta per fare rifornimento. La sua Opel Meriva è stata violentemente tamponata da un’auto guidata da G.B., 31enne, risultato positivo all’alcoltest con un tasso di 1,04. L’urto ha scaraventato la vettura fuori strada, in un fossato. Ferito ma cosciente, il camionista sarebbe riuscito a uscire dall’abitacolo, trovandosi però sulla carreggiata proprio mentre sopraggiungeva la macchina condotta da E.R., che lo ha investito mortalmente.

La dinamica è stata chiarita da una dettagliata consulenza cinematica, che ha evidenziato come la giovane non avesse frenato, nonostante le condizioni di scarsa visibilità e la presenza di segnali di pericolo. Alla guida della seconda vettura, E.R. non avrebbe quindi adottato una condotta prudente, secondo quanto sostiene l’accusa.

Nel frattempo, G.B. è stato indagato in un procedimento separato per guida in stato di ebbrezza, omissione di soccorso e fuga: dopo il primo impatto, non si sarebbe fermato e avrebbe raggiunto l’abitazione della madre a Zero Branco.

In aula, si sono costituiti parte civile i familiari di Livio Babetto, rappresentati dall’avvocato Andrea Piccoli. Oltre al procedimento penale, è stata avviata una causa civile contro le compagnie assicurative coinvolte, per ottenere un risarcimento pari a un milione di euro. Il nodo della responsabilità, infatti, resta oggetto di disputa tra le assicurazioni delle due vetture.