Questa mattina siamo diventati più soli.
Ci ha lasciato un padre o meglio per un Cristiano, il Padre.
Spesso mi sono permesso di criticarlo. Ho scritto anche un libro di critica ad una sua Esortazione Apostolica (Amoris laetitia).
Un Papa che concepiva la Chiesa, per dirla con le Sue stesse parole, come un ospedale da campo.
Una visione della Chiesa diversa da quella per me ideale, forte ed autorevole che determina le sorti del mondo, come in occasione delle Crociate e/o del crollo del Comunismo sovietico, e che, anche nelle forme esteriori, manifesta il senso del sacro e del divino di cui ha fame l’umanità angosciata oggi dalla prospettiva di un disastro nucleare e/o ecologico.
Si può discutere, non essere d’accordo, con il Padre, ma non si può farne a meno.
Essere soli non è bene, disse Dio creando l’Uomo.
Possiamo essere sicuri: Papa Francesco, comunque, senz’altro, immensamente buono.
Non ci lascerà, proteggendo, tutti, seguaci ed oppositori, in egual misura dalla casa di Dio.
Grazie Francesco non lasciarci soli e, ora che si è fatta sera, aiuta la Chiesa nelle scelte future per tornare a dare luce e speranza.