Biella – Si è tenuta ieri, presso il Tribunale di Biella, una nuova udienza del processo a carico del deputato Emanuele Pozzolo, accusato di porto abusivo di arma da fuoco e utilizzo di munizionamento da guerra. I fatti risalgono alla notte di Capodanno 2024, quando, durante una festa privata a Rosazza, un colpo partito accidentalmente avrebbe ferito Luca Campana, presente tra gli invitati.
Il procedimento, avviato lo scorso 25 febbraio, è presieduto dalla giudice Chiara Prina. In aula, la procura, rappresentata dalla pm Paola Francesca Ranieri, ha ribadito la centralità della testimonianza di Campana, che dopo l’incidente aveva accettato un risarcimento economico da parte dell’onorevole Pozzolo e successivamente ritirato la querela. Un gesto che potrebbe incidere sulle valutazioni del giudice, pur non cancellando il procedimento penale, in quanto reato perseguibile d’ufficio.
A sostenere la tesi difensiva è l’avvocato Andrea Corsaro, che ha richiesto l’audizione di testimoni ritenuti cruciali per la ricostruzione della serata. Tra questi figurano Davide Zappalà, consigliere regionale, il presidente del consiglio comunale di Biella Luca Zani – presente alla festa – e Pablito Morello, ex caposcorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Secondo la difesa, proprio le testimonianze dei presenti ai festeggiamenti potranno chiarire il contesto informale e le dinamiche dell’evento, sostenendo l’ipotesi dell’incidente.
Il colpo d’arma da fuoco che ha ferito Campana sarebbe partito da una pistola legalmente detenuta da un altro partecipante, ma finita in mano a Pozzolo in circostanze ancora da chiarire. A sollevare preoccupazioni, oltre all’uso improprio dell’arma, è stata la presenza di munizioni di tipo bellico, che hanno aggravato il quadro accusatorio.
Il processo, seguito con attenzione dall’opinione pubblica, sta assumendo risvolti anche politici. Il dibattito sul porto d’armi, sulla condotta degli eletti e sull’adeguatezza delle misure di sicurezza in eventi privati con figure istituzionali resta aperto. Le prossime udienze si preannunciano decisive per comprendere se la vicenda verrà rubricata come una leggerezza personale o se invece emergeranno responsabilità più gravi.