Straordinari fuori legge, Atm condannata: dovrà risarcire 16 tranvieri per 300mila euro

foto di Arbalete

Milano – Straordinari oltre i limiti per quattordici anni, a ritmi insostenibili, fino a causare un danno da “usura psicofisica”. È questa la motivazione alla base della sentenza del Tribunale del Lavoro di Milano che ha condannato l’Azienda Trasporti Milanesi (Atm) a risarcire 16 suoi dipendenti – autisti e tranvieri – per un totale vicino ai 300mila euro.

La decisione, emessa l’11 febbraio scorso, si riferisce al periodo compreso tra il 2008 e il 2022, durante il quale i 16 lavoratori avrebbero superato la soglia delle 250 ore annue di straordinario previste dal contratto collettivo nazionale. In alcuni casi in modo clamoroso: un dipendente avrebbe accumulato in un solo anno oltre 1.700 ore aggiuntive, più di 140 ore al mese oltre l’orario ordinario; un altro per otto anni consecutivi ha totalizzato più di 1.000 ore di straordinari.

L’avvocato Giuseppe Catapano, legale dei 16 lavoratori, ha definito la sentenza “storica”. “È la prima volta – ha dichiarato – che questo problema viene portato e riconosciuto in sede giudiziaria. È stato dimostrato che non si tratta di episodi isolati, ma di una pratica diffusa e reiterata nel tempo.”

ATM ha annunciato che presenterà ricorso in Appello. La difesa dell’azienda si è basata sull’idea che le prestazioni in eccesso non fossero state imposte, ma frutto della disponibilità volontaria dei lavoratori. Il giudice, però, ha ritenuto irrilevante il consenso dei dipendenti, sottolineando che “le norme in materia sono inderogabili per volontà delle parti”.

La sentenza, che accende i riflettori su turni e carichi di lavoro nel trasporto pubblico locale, potrebbe aprire la strada ad altri ricorsi. Intanto, per i sedici tranvieri coinvolti, arriva un riconoscimento giudiziario importante dopo anni di lavoro ai limiti della sostenibilità.

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