Truffe sull’acquisto d’auto: la Procura chiede il giudizio immediato per gli ideatori

A gennaio la Guardia di Finanza di Monza e Brianza aveva eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale penale di Monza (Dott.ssa Angela Colella) nei confronti di 14 persone, indagate per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e all’autoriciclaggio di auto.

Tra di loro, due uomini di 54 e 32 anni: Pietro Mottadelli, che aveva già precedenti penali riguardanti gli autoveicoli e Yuri Mottadelli, titolare di una concessionaria a Bellusco.

Oggi il Sostituto Procuratore della Repubblica di Monza Dott. Salvatore Bellomo ha chiesto il giudizio immediato.

Secondo quanto emerso nel corso delle indagini preliminari, gli ideatori di questa mega truffa avrebbero comprato più di 100 auto in tutta Italia attraverso finanziamenti o contratti di leasing, poi rimasti inadempiuti, con l’obiettivo di rivenderle a clienti inconsapevoli del ben celato meccanismo.

E per gli intestatari dei contratti? Si sarebbero avvalsi, come prestanome, di soggetti di etnia sinti, in realtà nullatenenti, ai quali avrebbero procurato non solo documentazione falsa sui redditi ma anche un regolare conto corrente sul quale farsi addebitare le rate del finanziamento o del contratto di leasing, mai effettivamente pagate.

I Finanzieri hanno provveduto a sottoporre a sequestro preventivo il profitto del delitto, cioè un importo superiore a 8 milioni di euro. Tra le persone offese dal reato, la finanziaria della Hyundai, che ha presentato formale denuncia dopo essersi resa conto che troppi finanziamenti non venivano onorati e un gruppo bancario italiano