Pesaro – Il processo per l’omicidio di Pierpaolo Panzieri, avvenuto il 20 febbraio 2023, è giunto a una fase cruciale. Michael Alessandrini, 31 anni, accusato dell’omicidio con 23 coltellate, ha assistito all’udienza insieme ai suoi difensori, gli avvocati Salvatore Asole e Cosimo Damiano Cirulli.
La strategia difensiva punta a ottenere l’assoluzione dell’imputato per totale incapacità di intendere e volere. In alternativa, la difesa ha chiesto che vengano escluse le aggravanti della crudeltà, dei futili motivi e della premeditazione, riconoscendo invece la semi infermità mentale e applicando le attenuanti generiche.
Il PM Irene Lilliu ha ribadito la richiesta di 24 anni di carcere e 3 anni di ricovero in una Rems, struttura destinata a soggetti con problemi psichiatrici. Ha escluso la premeditazione, ma ha sottolineato la crudeltà dell’azione, definendo l’omicidio un atto “spietato e brutale”.
L’avvocato Paolo Biancofiore, rappresentante della famiglia Panzieri, ha espresso il disappunto dei parenti della vittima per la richiesta di esclusione delle aggravanti. “Questo non è stato un semplice omicidio, ma un massacro che ha lasciato sgomenti anche i medici legali”, ha dichiarato.
L’udienza ha lasciato aperta una serie di interrogativi sulle sorti dell’imputato. Il verdetto della Corte d’Assise è atteso nei prossimi giorni.