CROTONE – Svolta nel processo a carico di Raffaele Falbo, ex sindaco di Melissa, attualmente ricandidato alle prossime elezioni amministrative. Nel corso dell’udienza tenutasi dinanzi al Tribunale di Crotone, presieduto dal giudice Maria Antonietta Sorrentino, è stata disposta la riqualificazione della posizione dei testimoni Piero Passeri e Gino Murgi, chiamati a deporre nell’ambito dell’accusa di proroghe illegittime concesse alla società Gost Srl. I due dovranno essere ascoltati in base alle garanzie previste dall’articolo 210 del Codice di procedura penale, potendo potenzialmente assumere la qualifica di indagati.
Il processo, inizialmente incentrato su presunte pressioni esercitate da Falbo sul titolare della società, ha subito un mutamento radicale con la modifica del capo d’imputazione operata dalla pubblica accusa, rappresentata dal pm Silvia Vassalli. Secondo il nuovo impianto accusatorio, l’ipotesi è che nel 2016 – periodo in cui Falbo non rivestiva ancora la carica di sindaco – si sia concretizzato un accordo illecito per l’affidamento diretto di appalti pubblici.
A contestare la fondatezza di tali accuse è l’avvocato Giuseppe Peluso, difensore di Falbo, che sottolinea l’incongruenza temporale: «Il mio assistito non era sindaco nel 2016. Attribuirgli responsabilità per atti di un’amministrazione precedente, guidata dal dottor Gino Murgi, è giuridicamente insostenibile».
Ulteriore elemento a favore della difesa è rappresentato dalla relazione conclusiva della Commissione d’accesso nominata presso il Comune di Melissa, che ha riscontrato la regolarità dell’operato dell’amministrazione Falbo, evidenziando invece criticità relative al periodo precedente.
La prossima udienza è fissata all’11 settembre 2025: Passeri e Murgi compariranno con i rispettivi difensori. Un passaggio che potrebbe ridefinire in modo sostanziale il quadro accusatorio.