Processo “Nexus”, l’avvocato Massari: “Accuse di mafia ed estorsione non provate”

BRINDISI – Nella giornata del 9 aprile 2025, si attende la sentenza del processo “Nexus”, nato dall’omonima operazione dei carabinieri risalente al 21 giugno 2022. Il procedimento penale in corso presso il Tribunale di Brindisi, nella storica aula “Metrangolo”, coinvolge sette imputati, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsioni, furti, rapine e ricettazione, per fatti risalenti al periodo tra il 2014 e il 2018.

Tra gli imputati, Orlando Cosimo Cannalire (43 anni) e Tiziano Cannalire (35 anni), entrambi di Brindisi, sono difesi dall’avvocato Ladislao Massari, che ha concluso oggi la propria arringa difensiva. Il primo risponde del reato associativo ex art. 416 bis e di presunte estorsioni, mentre al secondo è contestato un singolo episodio estorsivo, legato alla richiesta di denaro a imprenditori edili locali.

Il pubblico ministero Giovanni Marino (Procura di Brindisi), insieme alla collega della DDA di Lecce Giovanna Cannarile, aveva richiesto condanne per oltre 60 anni complessivi. Ma per l’avvocato Massari, le accuse sono prive di riscontri concreti. “Non sono state fornite prove sufficienti dell’esistenza di una vera struttura mafiosa”, ha dichiarato in aula, sottolineando l’assenza di un “passaggio di testimone” tra presunte organizzazioni criminali e la mancanza di elementi che confermino l’egemonia territoriale del gruppo.

Massari ha inoltre evidenziato che le vittime di alcune estorsioni sono esse stesse imputate o condannate per mafia, e che i rapporti tra gli imputati e il presunto capo clan Ivano Cannalire risultano tutt’altro che solidi, come dimostrano le intercettazioni. Sulla posizione di Tiziano Cannalire, l’avvocato ha ricordato che la persona offesa non è mai stata sentita in fase di indagine.

La sentenza, attesa nelle prossime ore dal collegio presieduto dal giudice Maurizio Saso, con a latere Leonardo Convertini e Ambrogio Colombo, potrebbe segnare un passaggio cruciale per l’inchiesta e il futuro giudiziario degli imputati. Il collegio difensivo è composto, oltre che da Massari, dagli avvocati Alfredo Fortunato, Vincenzo Lanzilotti, Luca Leoci, Stefano Prontera, Marcello Marasco, Serafino De Bonis e Tiziana Iuspa.