Concorsopoli umbra, parte l’appello

Si è aperto davanti alla Corte d’appello di Perugia il nuovo capitolo della vicenda giudiziaria nota come “concorsopoli” nella sanità umbra, una delle inchieste più rilevanti degli ultimi anni per il sistema sanitario regionale e per gli equilibri politici dell’Umbria. La prima udienza del processo di secondo grado, celebrata oggi, segna l’avvio della fase decisiva per le posizioni degli imputati, tra cui figure di vertice della passata amministrazione regionale e della dirigenza sanitaria.

A gennaio, e precisamente nella seduta del 14, è prevista la requisitoria del sostituto procuratore generale Luca Semeraro, momento chiave di un procedimento che torna a mettere sotto i riflettori le accuse di manipolazione dei concorsi pubblici per assunzioni e avanzamenti di carriera all’interno dell’Azienda ospedaliera perugina e dei vertici regionali dell’epoca.

L’indagine esplosa nel 2019 provocò un terremoto politico senza precedenti, culminato nelle dimissioni dell’allora presidente della Regione Catiuscia Marini, travolta dalla sua iscrizione nel registro degli indagati. Assieme a lei, tra gli imputati figurano l’ex assessore alla sanità Luca Barberini, l’allora sottosegretario e dirigente del Partito Democratico Gianpiero Bocci, e ai vertici della struttura sanitaria Emilio Duca (direttore generale) e Maurizio Valorosi (direttore amministrativo), oltre ad altri funzionari apicali.

In primo grado le condanne furono ventuno. Marini venne condannata per falso e abuso d’ufficio, venendo invece assolta dall’ipotesi di associazione. Bocci fu condannato a due anni e sette mesi per associazione a delinquere, falso e rivelazione di segreto d’ufficio. Tre anni arrivarono per Barberini, per gli stessi reati contestati a Bocci, mentre Valorosi ricevette un anno per associazione a delinquere e tentato peculato. La posizione di Duca venne stralciata per ragioni procedurali, avendo definito un procedimento connesso separatamente.

L’appello dovrà ora stabilire se confermare quel quadro accusatorio o ridefinire, anche profondamente, la mappa delle responsabilità. La difesa degli imputati sosterrà presumibilmente la correttezza delle procedure adottate, mentre la pubblica accusa punta a confermare la ricostruzione già accolta dal primo giudice.
Il processo riprenderà a gennaio, in un clima carico di attese politiche e istituzionali.

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *