“The Meeting” con e di Giuseppe Garufi

Ogni volta che io e Giuseppe Garufi ci incontriamo ed iniziamo a parlare, passano le ore: il tema del trascendente e dell’eternità appassiona entrambi.

Quando io illustro la mia opinione, ovvero che è scientificamente provata l’esistenza di quella che le religioni chiamano anima e che essa va ricercata in forme di vita in qualcuno dei miliardi di sistemi solari per noi ancora sconosciuti, passando dalla descrizione del paradiso come immaginato dai Cristiani alla teoria della reincarnazione ed al pensiero filosofico massone del Grande Architetto dell’Universo, spesso egli mi dice: <<ma come fai a sapere queste cose? sembra che hai letto il mio libro>>

La mia risposta tra il serio ed il divertito spesso è: <<quando ci vediamo, parliamo ore di questi temi, non è che il tuo libro sia che la trasfusione su carta del Reboa pensiero?>>.

Il nostro appuntamento è al Caffè Europa, a Fort Lauderdale, in Florida, che è stato il primo bar / ristorante italiano di un certo livello di quella che viene definita non a torto la “Venezia d’America”.

Per il numero di Italiani presenti, registrati all’AIRE ovvero semplicemente abitanti di fatto, la Florida viene da me definita la 21ma regione italiana, piena di locali e ristorante con la bandiera tricolore.

Ma il fascino del Caffè Europa di Fort Lauderdale rimane unico, forse perché non è come in tanti ristoranti italiani, ove quasi nessuno parla la nostra lingua, qui si parla un inglese ed un italiano americanizzato, insomma si è in Italia, stando in America.

Giuseppe mi ha appena detto per telefono che la bozza del libro è pronta, così ho deciso di incontrarlo in veste di giornalista, piuttosto che di amico.

<<Allora Giuseppe, siamo qui a Fort Lauderdale a parlare di cosa? Puoi spiegare ai lettori di Ius & Polis di cosa stiamo parlando?>>. 

<<Stiamo parlando della prossima pubblicazione di un libro, che sarà anche il primo libro che pubblicherò. Dovrebbe uscire sul mercato prima di Natale>>.

<<Puoi svelarci finalmente il mistero, come si chiama questo libro? >>.

<<Il libro si chiama “The Meeting” (L’incontro)>>.

La battuta, conoscendo Giuseppe, mi viene istintiva: <<È un incontro erotico? Che tipo di incontro è? Perché, secondo me, il tuo pensiero è sempre rivolto agli incontri erotici. C’è almeno un incontro erotico all’interno della storia narrata?>>.

Giuseppe, sempre disponibile allo scherzo, si è ormai calato nell’abito mentale di autore intervistato, quindi risponde serio, senza concedere nemmeno un sorriso: <<No, non c’è niente di erotico, neanche lontanamente>>.

Lo incalzo: <<Non c’è niente di incontro erotico. C’è qualcosa di extraterrestre per caso?>> 

<<Sì c’è un qualcosa di extraterrestre>>.

<<Extraterrestre o terrestre?>> 

<<Extraterrestre>>

Ci interrompe il cameriere, versandoci acqua Sanpellegrino e chiedendoci se si piacciono le bollicine, così la domanda è istintiva: <<Ci sono delle “bollicine” in questo libro?>>.

<< Ce ne sono e ce ne saranno tante. Anche perché ci sono delle cose che la gente non si aspetta, delle discussioni con qualcuno che non appartiene a questo mondo. Discussioni molto interessanti da un punto di vista tecnologico, religioso, politico e soprattutto per quel che riguarda il futuro dell’umanità>>.

Replico: <<Ma non appartiene a questo mondo, perché non è mondo politico, non appartiene a questo mondo perché non è un mondo umano o… qual è la bollicina che ci riservi qua dentro?>>.

<<Praticamente saranno messe in discussione molte delle credenze che noi abbiamo. La gente potrà valutarle e poi prendere una decisione per conto proprio. 

Io non voglio assolutamente imporre come principio ciò che non è la mia idea, ma il pensiero di questa persona che sarà interrogata. Ognuno prenderà in esame le risposte che la persona darà a degli scienziati, alla gente di cultura, le valuterà e, se riterrà opportuno, le potrà anche accettare>>.

Cerco di portarla sul religioso e sulla simbologia esoterica, puntando ancora una volta sul doppiosenso erotico, che è sempre presente quando si lanciano battute con un amico siciliano: <<Quindi c’è un triangolo?>>.

Ancora una volta il volto di Giuseppe è serio: <<è una forma di un triangolo. Potremmo dire così>>. Incalzo: <<Con tutti i significati che ci sono del triangolo?>>.

Giuseppe taglia corto: <<Non quello che tu pensi. Ritorno a dire che non c’è nulla di sessuale in questo libro. È assolutamente tecnologico>>.

Faccio l’ingenuo: <<Nessuna parlava in questo momento di sessualità. Forse sei tu che ci pensi sempre alla sessualità, anche in un’intervista>>.

Giuseppe: <<Sono siciliano>>

Colpito ed affondato! 

Ma lasciamo perdere i sorrisi e passiamo alla nuova domanda: <<Io invece parlavo di altri triangoli. Parlavo di un significato esoterico>>. La risposta è seria e chiara <<Si. Decisamente sì>>.

Replico: <<Decisamente esoterico. Dacci qualche cosa di frizzantino, dacci una “bollicina” ulteriore>>.

<<Il libro di basa su fatti reali. Fatti realmente accaduti, nel passato nella mia vita e nel presente qui negli Stati Uniti. 

Questi avvenimenti sono poi filtrati attraverso la mia immaginazione e ciò che ne viene fuori è un racconto, che alcuni hanno definito “innovativo”, ma lascio questo ai prossimi lettori, a decidere loro ed eventualmente farmi sapere cosa loro ne pensano. 

Sono idee che io ho sempre avuto, le ho depositate in questo libro e lascio quindi ai lettori e alla loro immaginazione>>. 

Chiedo: <<C’è qualcosa di diverso oltre all’immaginazione. Ci sono anche conoscenze militari?>>

<<Si, esattamente. Ci sono conoscenze militari che io ho assimilato durante molti anni in Venezuela con le forze armate.

Riguardo alle bollicine di cui parlavi, ce ne saranno parecchie, perché nel libro si mettono in discussione tutte le conoscenze tecnologiche che, fino a questo momento, il mondo ha e tutte le conoscenze e le ideologie religiose che l’umanità ha sempre avuto. 

In questo libro si mette in discussione tutto ciò.

Quindi non vorrei dare più informazioni. Aspettiamo il libro venga pubblicato e, a quel punto, la gente lo valuterà>>.

Il cameriere si avvicina, pasta per lui, tartare di carne per me: <<E il titolo?>>.

<<Il titolo è “The meeting”, “L’incontro”

La prima versione sarà in inglese, la seconda sicuramente sarà in spagnolo, ma richiederò chiaramente all’editore di pubblicare anche una versione in italiano.

Sarà acquistabile, su Amazon, prima di tutto, presso le librerie di Barnes & Nobles e poi altre che onestamente non ricordo>>.

I piatti sono serviti, l’incontro giornalistico con l’autore, pure. Si alza il calice per brindare all’amicizia ed al successo del libro, che, come emerge tra un boccone e l’altro, potrebbe anche essere il copione di un film o di una serie televisiva.

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