Il Comune di San Martino Valle Caudina sarà parte civile nel maxi-processo per traffico illecito di rifiuti che avrà inizio il prossimo ottobre. Una decisione che intende sottolineare la volontà dell’amministrazione di difendere il proprio territorio da fenomeni che ne mettono a rischio ambiente e salute pubblica.L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Lecce, ha smantellato una complessa associazione a delinquere attiva in diverse regioni italiane, dedita allo smaltimento illegale di materiali di scarto e di ecoballe. Le indagini hanno visto la partecipazione dei Carabinieri e della Polizia Locale di San Martino Valle Caudina, che hanno contribuito alle operazioni di monitoraggio e repressione. Proprio nel territorio comunale sono stati rinvenuti riversamenti di rifiuti e sequestrati un autotreno e documentazione ritenuta utile dagli inquirenti.Gli investigatori hanno già arrestato diversi soggetti coinvolti e posto sotto sequestro veicoli e grandi quantità di rifiuti illeciti. Le ecoballe rinvenute a San Martino sono state nel frattempo regolarmente smaltite, ma l’episodio ha reso evidente la vulnerabilità del territorio e la necessità di vigilanza continua.L’amministrazione comunale, tramite l’avvocato Giovanni Adamo, ha scelto di costituirsi parte civile nel procedimento, rimarcando l’impegno istituzionale contro l’illegalità. L’atto giudiziario non ha solo valore simbolico, ma rappresenta anche una richiesta di giustizia a tutela dei cittadini, potenzialmente esposti a gravi conseguenze ambientali.Il processo che si aprirà in autunno avrà quindi un forte significato non solo repressivo, ma anche preventivo: riaffermare che la difesa dell’ambiente è una priorità, possibile solo grazie alla sinergia tra magistratura, forze dell’ordine e amministrazioni locali.
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