Tragedia al Rally di Riverzana: otto imputati verso il rito abbreviato, resta un solo processo ordinario

Otto persone saranno giudicate con rito abbreviato per la morte di Cristian Poggioli e Davide Rabotti, travolti da un’auto durante il rally di Riverzana, nel Reggiano, il 28 agosto 2021.
Davanti al giudice Luca Ramponi, gli imputati hanno chiesto di procedere con il rito alternativo, che consente di ottenere una riduzione di pena in caso di condanna. Solo Pietro Martinelli, commissario di gara, ha preferito affrontare il dibattimento ordinario.

Il pubblico ministero Valentina Salvi contesta loro di non aver garantito la sicurezza degli spettatori, nonostante le segnalazioni emerse nei comitati di ordine e sicurezza pubblica pochi giorni prima della gara. Mancavano le transenne e l’area dove si trovavano le vittime non era stata interdetta al pubblico.

Tra gli imputati figurano Alen Carbognani, organizzatore e legale rappresentante dell’Asd Grassano Rally, Simone Bettati, direttore di gara, Demitri Brunello, supervisore tecnico, e Luca Meneghetti, responsabile dell’allestimento. Seguono Eugenio Dallari, Andrea Montecchi, Edoardo Ferranti e Daniele Bandieri, membri dei team apripista.

Le difese sono rappresentate dagli avvocati Marco Giuseppe Baroncini, Domenico Noris Bucchi, Vito Alessandro Pellegrino e Riccardo Giannuzzi. Baroncini ha spiegato che la scelta dell’abbreviato si fonda sugli esiti della perizia tecnica del consulente Davide Manfredi, secondo cui i due giovani, inizialmente in posizione sicura, si sarebbero spostati in zona vietata per scattare foto.

Le famiglie delle vittime hanno ricevuto un risarcimento e hanno ritirato la costituzione di parte civile.
La prossima udienza, fissata per ottobre, sarà dedicata alla discussione e alla decisione del giudice sull’ammissione delle prove.

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